Le parole che fanno ammalare
Negli ultimi anni molto si è scritto su come comunicare le cattive notizie (bad news) e sulle parole che curano. Arthur Barsky riflette invece sulle parole che fanno ammalare, riportando i risultati di numerose ricerche nelle quali gli autori hanno messo a confronto pazienti, trattati con la stesso farmaco, a cui venivano o non venivano elencati gli effetti indesiderati. Per esempio, si è lamentato della disfunzione erettile il 38% dei pazienti a cui era stato segnalato l’effetto indesiderato dei betabloccanti e il 12% a cui non era stato comunicato. I pazienti curati con le statine avevano più dolori muscolari quando venivano avvertiti. Anche i risultati dei test possono far ammalare: solo a metà dei pazienti con dolori alla schiena è stata prescritta una risonanza magnetica, il cui referto non è mai completamente negativo. Dopo 3 mesi costoro lamentavano più dolori e più limitazioni nei movimenti rispetto a coloro non sottoposti all’esame. Medici e infermieri dovrebbero prestare più attenzione a come forniscono le informazioni e dovrebbero rendersi conto che ciò che dicono può avere un peso analogo all’effetto del trattamento stesso.
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1 novembre 2017 @ 16:20
Verissimo. Ovviamente il dubbio è cosa decidere di dire e a chi.
2 novembre 2017 @ 07:03
Buongiorno, mi piacerebbe avere il testo completo per “troppa medicina” che utilizzerò per uso personale.
Cordialmente
2 novembre 2017 @ 16:11
Buonasera, mi farebbe piacere ricevere il testo completo “per troppa medicina” che userò per fini personali. Grazie mille