Per la diagnosi di malattia coronarica è meglio prescrivere la prova da sforzo o la TAC coronarica?
Quando un medico ha il sospetto che un paziente abbia una malattia coronarica è più utile che valuti come stanno le coronarie con la TAC o come si comporta il cuore sollecitato con la prova da sforzo? Una recente metanalisi ha combinato i dati di 13 ricerche nelle quali sono stati messi a confronto queste due metodiche. La scelta di uno o l’altro test non modifica il successivo rischio di morte (1,0 vs 1,1%), né il tasso di ricovero in ospedale (2,7% in seguito a entrambe le procedure). Dopo la TAC sono state eseguite molte più procedure diagnostiche e più terapie e la probabilità di incorrere in un infarto si è ridotta di poco (dall’1,1% nei pazienti che hanno eseguito la prova da sforzo allo 0,7 negli altri). Come possiamo interpretare questi numeri? Consideriamo 1000 persone con sospetta malattia coronarica; se viene loro prescritta la TAC rispetto alla prova da sforzo si avranno 4 infarti in meno, ma bisognerà eseguire in più 26 coronarografie, 28 angioplastiche e verranno trattati 134 pazienti in più con aspirina e 127 con statine, senza modificare il numero di ricoveri e di decessi. Ci sono modi più efficaci per spendere fondi del SSN.
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